La fotografia durante la pandemia Covid-193.1. La fotografia durante la pandemia Covid - 19
Quando, quel non così lontano 11 Marzo 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia globale per il coronavirus Covid-19, ancora non sapevamo quanto tutto ciò avrebbe cambiato il nostro modo di vivere e di rapportarci gli uni con gli altri. Ogni cosa ci è apparsa surreale, le città si sono svuotate di colpo ed ovunque é calato il silenzio, quasi tutto si é fermato. Ricordo i primi giorni in cui mi recavo al lavoro in prossimità della Stazione Centrale di Bari e si udiva una voce proveniente da un altoparlante, ad alto volume, che intimava di non uscire di casa, di farlo solo se strettamente necessario, stando molto attenti, e diffondeva nell'aria un annuncio come di una catastrofe imminente . Dunque, superata la fase più critica siamo arrivati alla Fase 2, ma il mio progetto fotografico inizia durante la Fase 1 con gli scatti dei miei bambini e poi altre sequenze che ritraggono il percorso per raggiungere il posto di lavoro, i colleghi, la stazione, la piazza principale della città, le strade, il lungomare, la quotidianità nella periferia. Dopo un primo approccio più riservato, in cui ho cercato di fotografare le persone che incontravo da sempre con uno sguardo e un'attenzione diversi, ho provato a rivolgere il mio sguardo in più direzioni alla ricerca di un vissuto che ora si presenta differente. Il tema del paesaggio urbano costituisce una potente attrattiva, ogni città ha delle caratteristiche peculiari, ed anche la segnaletica stradale contribuisce al disegno urbano dello spazio, così come cartelli, corsie, strisce pedonali, pali di illuminazione, elementi che ho cercato di ritrovare nelle fotografie fatte dall'alto: sono le forme della città che ho cercato di guardare con un’attenzione inconsueta. L'interesse è in un dettaglio, indossato obbligatoriamente da tutti e che ci accompagna sempre, che sia la mascherina o il paio di guanti: una condizione che accomuna tutti a qualsiasi fascia di età si appartenga, condizione sociale o colore della pelle. La città ritorna ad essere lo scenario ideale di incontri tra le persone, ma appare comunque con luce propria nel messaggio che un volto coperto da un dispositivo di protezione può ora esprimere nella fotografia. Per la realizzazione di questo progetto fotografico ho utilizzato la macchina fotografica reflex ed il cellulare. |